Saturday 26 November 2011

Calma...(e sangue freddo???)



Salve a tutti lettori e lettrici!

In questo post scrivo in lingua italiana :) e parlo di una caratteristica: essere calma. Come la vedete una persona calma? Credo che sia bello scambiarci le idee su come lo pensiamo noi (asiatici) e come lo pensate voi (europei) perché potremmo capirci di più.

Mi è venuta l'idea di parlare di questo argomento quando altro ieri ho visto la mia cara amica thailandese che sta lavorando a Milano per una nota ditta thailandese che esporta gli alimenti in tutti i continenti (credo). La ditta madre dell' Europa si trova in Belgio e lei gestisce l'ufficio di rappresentanza in Italia. Abbiamo fatto il pranzo insieme da un ristorante giapponese ed abbiamo chiacchierato molto. Ad un certo punto mi ha fatto questa domanda: "Ma ti sembro calma?". Ho aspettato 3 secondi ma le ho risposto senza persarci tanto perché l'ho conosciuta da tanti anni, praticamente da quando siamo entrate nell'università a Bangkok: "Beh, sei abbastanza calma ma neanche troppo...e che problema c'è?". Poi abbiamo continuato questo discorso e siamo molto d'accordo di tante cose. La gente che incontra spesso le dice: "Come fai ad essere così calma?" Lei non è convinta di essere così tanto calma, dipende dai momenti. Ma quando pochi giorni fà ha chiamato alcuni candidati per il colloquio (sta cercando un nuovo personale locale), c'è stato un candidato con una certa tenuta e sicurezza. Ha cominciato a parlare energicamente senza sosta mostrando la capacità di parlare l'inglese. Lei l'ha fermato dicendo di andare piano con calma. Dopo un pò il candidato ha voluto farle alcune domande ma sembrava soprattutto perplesso dall' atteggiamento del suo intervistatrice. Le ha chiesto perché stava così calma e senza fretta, e che aveva una personalità diversa da altri capi di un lavoro simile che di solito sono tutti più aggressivi. Il candidato sembrava sconvolto e non gli sembrava forse tanto giusto questa cosa.

Ne abbiamo parlato e pensavamo ugualmente che a volte questo modo di comportarci viene interpretato male. In generale per gli italiani stare fermo o calmo spesso è il contrario di essere attivo o energetico. Non mostrare molto l'emozione significa (o sembra) indifferente. Le nostre culture sono molto diverse da questo punto di vista. Vorrei descrivere gli atteggiamenti che rispecchiano le culture asiatiche e spero di riuscire a dare un' immagine corretta di "una persona calma" come lo pensano i thailandesi. Anche a me capita a volte che la gente mi vedono tranquilla. Ho anche una vita abbastanza tranquilla quindi il contrasto non si vede. La mia amica invece ha una vita molto più impegnata e forse anche stressata per la sua responsabilità nel lavoro. In più vive da sola a Milano, viaggia molto e sta poco con la famiglia, quindi la vita è assai pesante per lei.

Una delle educazioni più importanti per i thailandesi è quella di essere composto. Fin dall'infanzia, siamo stati educati di saper controllarci; sapere come ci si deve comportare in ogni posto ed ogni occasione. Sicuramente è un' educazione importante anche per i genitori italiani ma in Asia è ancora molto più evidente. La vivacità è nella natura dei bambini, non sto dicendo che i bambini da noi non possono mai essere vivaci ma è essenziale saper limitarla quando è opportuno. Da questa istuzione dall'inizio diventa poi l'abitudine e si forma in carattere di una persona. Una persona dinamica non è sempre mostrata dall' aspetto. Più si riesce a mantenere un' atteggiamento calmo, più si dimostra di essere modesto, e quindi saggio. L'agitazione non ci piace molto. Non so se mi sono spiegata perché non è semplice farlo nel modo che voglio in parole, soprattutto in una lingua che non è mia.

Una mia professoressa italiana (ho fatto l'italiano all'università) ci raccontava che all'inizio, quando doveva ancora imparare a conoscere i thailandesi, è rimasta un pò male quando faceva dei regali alle colleghe thailandesi perché le hanno ringraziato con poche parole accompagnate da un sorriso gentile...e basta. Lei pensava se i regali non fossero stati graditi perché non ha visto delle emozioni più vistose. Poi quando cominciava a capire le nostre culture, ha capito che noi siamo fatti così; cioè un sorriso gentile o delle parole semplici ma sincere sono più di un grido di gioia. Io, dalla mia esperienza, trovo che gli italiani sono più contenti di ricevere un ringraziamento più vivace, perché per loro è come fosse una sicurezza di aver fatto un bel regalo (o un bell' atto), quindi ho imparato a ricambiare l'atteggiamento. Questo è un esempio giusto per questo argomento.

Alla conclusione, vorrei aggiungere che non solo le culture diverse possono impedire alle persone a capirsi. Secondo me le persone, anche della stessa lingua e stessa cultura, che hanno un carattere diverso, possono benissimo non essere capite. Dobbiamo imparare ad aprire la mente e provare a pensare in diversi punti di vista, magari un' atteggiamento non è quello che ci sembra. Si fà presto a criticare altre persone ma siamo sicuri che quello che vediamo è proprio quello che pensiamo?

6 comments:

  1. Io vorrei imparare a essere calma. A volte ci riesco, a volte no.
    Ma credo che sia una virtù, non di certo un difetto.

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  2. Ciao Mee,
    ti ho già detto che sei una persona saggia e sensibile, questo post lo rivela ...
    Non penso che la calma venga vista come inattività, a mio parere è evidenza di sicurezza in se stessi.

    Un grosso bacio, ele

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  3. molto interessante questo punto di vista. in effetti quando sono stata in Giappone, tanti anni fa, mi meravigliavo del silenzio che sentivo in giro. tutti erano quieti, anche i bambini. io essendo italiana, e del sud per giunta, ho sempre percepito questo silenzio come irreale e quasi spirituale...ma probabilmente si tratta solo di una forma di educazione e rispetto che noi non abbiamo...di cui noi italiani, in effetti, siamo "mancanti".

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  4. @a piedi nudi sul divano (mi piace molto il tuo nome di profilo): grazie mille per il commento! E'+ che vero che questo carattere è una virtù. Non so se il mio post è sembrato un lamento cmq la mia intenzione era quella di descrivere quello che spesso gli europei non comprende pienamente. Mi permetto di darti un consiglio su "imparare ad essere calma", solo 5-10 minuti di meditazione al giorno aiuta moltissimo (ho perso questa abitudine e vorrei riprenderla, ma so che non è facile farlo!). Il momento + adatto è appena svegliato o prima di andare a letto. Baci

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  5. @Elena: grazie mille per le tue belle parole ma "saggio" mi sembra una parola troppo grande! :) E grazie anche per la tua opinione, infatti non pensano tutti uguali (per fortuna). Quando rivedo questa amica abbiamo sempre molto da discutere perché, avendo un background molto simile, abbiamo lo stesso "feeling". Un bacione

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  6. @Cannella Impazzita: mi fà molto piacere sentire una persona che ha avuto un'esperienza. Sì, nelle società orientali è fondamentale il rispetto verso gli altri, verso il posto, ecc. Per salutarci facciamo anche un gesto (un inchino x i giapponesi, 2 mani giunti al petto per i thailandesi, ecc.) che è come un simbolo di dire "io ti rispetto". Ma ogni posto ha il proprio modo di vivere, non c'è niente di sbagliato però va studiato e capito ;)

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